ICE - NEK 2020 - Budapest

IL 52° CONGRESSO EUCARISTICO A BUDAPEST

di Vittore Boccardi

Dal 5 al 12 settembre si terrà il 52° Congresso eucaristico internazionale, preceduto da un simposio teologico internazionale nei giorni dal 2 al 4 settembre. Il Congresso eucaristico si sarebbe dovuto tenere nel 2020 ma, a causa della pandemia da Covid-19, è stato necessario rimandarlo di un anno.

La città chiamata a ospitare il 52° Congresso eucaristico internazionale è Budapest, capitale dell'Ungheria. Attraversata dal Danubio, è una delle più importanti città dell'Europa centro orientale, abitata da più di un milione e settecentomila abitanti.

L'Ungheria, che fa parte dell'Unione Europea dal 2004, ha profonde radici cristiane. Il suo primo re, santo Stefano (1000-1038), ha introdotto il popolo ungherese nella comunità dei popoli cristiani dell'Europa. La fede cristiana, la costanza, l'insegnamento e l'esempio di schiere di santi ha sostenuto questo Paese attraverso le tempeste della storia. Fra i santi ungheresi si ricordano per esempio santa Elisabetta di Ungheria, l'imperatrice Irene e il principe sant'Emerico (Arrigo).

L'Ungheria ha già organizzato un Congresso eucaristico internazionale nel 1938 con il motto «Euchari stia vinculum cantatis», perché nel mondo di allora, carico di tensioni, era forte il desiderio della pace. La seconda guerra mondiale, scoppiata l'anno successivo, costrinse l'Ungheria nell'orbita comunista. Per quarant'anni i cristiani furono perseguitati, gli ordini religiosi aboliti, molti sacerdoti e fedeli furono deportati in campi di lavoro o incarcerati, la pratica religiosa vietata. Centinaia di migliaia di persone furono costrette a fuggire all'estero e quasi tre generazioni di ungheresi sono cresciute senza alcuna educazione cristiana.

A partire dal 1989, con la caduta della «cortina di ferro», c'è stata una rifioritura della prassi religiosa: sono cresciute le scuole cattoliche, le comunità cristiane hanno ripreso la loro opera di evangelizzazione, sono state ripristinate o costruite nuove chiese, diverse comunità religiose hanno ripreso la loro attività e molti fedeli laici partecipano attivamente alla vita parrocchiale.

Come negli altri Paesi postcomunisti, tuttavia, anche in Ungheria, negli ultimi trent'anni, sono cresciuti fenomeni di secolarizzazione e di relativismo, si fa sentire la crisi delle famiglie e il calo delle vocazioni di speciale consacrazione.

Per questo, la preparazione del Congresso cosi come la sua celebrazione, offrono al cattolici l'opportunità di rivitalizzare la loro fede e di testimoniarla per il rinnovamento della società.

TEMA

«Sono in te tutte le mie sorgenti» (Sal 87,7).

Le parole del salmo assicurano che Dio è la fonte inesauribile di ogni cosa buona. Questa «sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4,14) è apparsa a noi in Gesù Cristo. Nell'Eucaristia, «fonte e culmine della vita cristiana» (LG 11) c'è la sorgente della vita, lo spazio in cui la fede si mette in rapporto con le opere per costruire la Chiesa missionaria del Vangelo.

OBIETTIVI

La preparazione al Congresso eucaristico internazionale del 2021 e la sua celebrazione offrono ai cattolici e a quanti sono loro vicini per eredità culturale e per amicizia, la straordinaria opportunità di presentarsi insieme davanti alla società per rendere aperta testimonianza della propria fede. L'uomo contemporaneo, infatti - come ebbe a dire san Paolo VI - «ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono del testimoni».

Il Congresso eucaristico internazionale diventa così per i cattolici l'occasione di rafforzare la fede e condividere speranza, vita, gioia con quanti percorrono lo stesso cammino a partire dalla sorgente eucaristica del Cristo Risorto. In una società dominata dalla dittatura del relativismo, i cristiani possono rendere testimonianza della Verità davanti al mondo a testa alta, con coraggiosa serenità, con carità e mitezza secondo l'esempio Cristo.

Il Congresso eucaristico internazionale, inoltre, è anche il luogo opportuno per rinsaldare il dialogo tra cristiani, nella certezza che sono più le cose che ci uniscono di quelle che dividono. Sotto la guida dello Spirito Santo siamo chiamati a risolvere le questioni aperte e cercare, nella verità, le strade del futuro. La testimonianza congiunta dei credenti offre ai non credenti la Buona Novella della salvezza.

Alle persone di ogni ceto e condizione sociale che cercano Dio, il Congresso rivolge il kerigma, l'annuncio evangelico iniziale: Dio, sorgente di ogni vita, ama ogni sua creatura senza condizioni. Per questo ha mandato a noi il suo Figlio Gesù, fatto uomo nel grembo della Vergine Maria. Con le sue parole e il suo messaggio, con la sua Pasqua di morte e risurrezione ha cancellato i nostri peccati e per opera dello Spirito Santo vive per sempre nella sua Chiesa. Chi decide liberamente di volgere le spalle al male e accetta Cristo come Salvatore, attraverso il battesimo costruisce la comunità dei figli di Dio.

Rendiamo grazie Cristo e glorifichiamo Lui, che offre la vita. E preghiamo perché la gioia che scaturisce dalla sorgente eucaristica s'irradi non solo in tutta l'Ungheria, ma anche nei paesi della Mitteleuropa, in tutta l'Europa e nel mondo intero. Così tutti potranno trovare un momento di rinnovamento spirituale, un orientamento evangelico, un briciolo di fede che vinca l'incertezza, una luce di speranza e un po' d'amore per vincere solitudini e distanze.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale

 

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